Storie di tutte le cose visibili e invisibili



giovedì 18 ottobre 2012

L'omo à da puzzà. Ma anche no

Fonte: web

Non so quante di voi abbiano sperimentato la mistica esperienza di caricare in macchina un ragazzino di 11 anni con il 44 di piede e un quasi diciannovenne, entrambi reduci da una full immersion di scoutismo, attività sulla quale mi esonero dal fare commenti, perchè non sono figli miei, e se lo fossero, li riterrei più al sicuro in qualsiasi centro sociale occupato dai punkabbestia.
L’afrore che suddetti ragazzi riescono ad emanare è descrivibile immaginando un misto di: cane bagnato, falò improvvisato di legna umida, piede putrefatto dentro scarpone da montagna pure in stagione estiva, ascella che non vede il sapone da parecchie ore, alitosi da gnocchi al gorgonzola, capelli che lèvati.
E fin qui. Basta correre con i finestrini della macchina spalancati, mentre loro dietro crollano addormentati con la bocca spalancata, che sembra che quando vanno a scout gli diano da mangiare funghi allucinogeni. E peraltro non lo escludo.
Ma quello che mi sconcerta, è l’assoluta incapacità di tutti i rappresentanti del genere maschile a controllare l’attività del proprio sfintere.
Non esiste tragitto in auto senza un’emissione di peto.
Io avrei un appello per le mamme: ho visto con i miei occhi tutte le mamme del mondo agitarsi come delle ossesse ed esclamare, dinnanzi alle imprese dei loro piccoli gnomi “Amore della mamma, hai fatto la pussa ??? Hai fatto tanta cacca bella bellissimaa??!!!”.
Tutto ciò non è normale.
Vi divertite? Trovate simpatiche le scorregge dei vostri figli, peraltro in grado di sterminare una nazione intera, considerato le porcate che si mangiano e bevono?
Allora, un piccolo suggerimento. Insegnate ai vostri figli, per esempio, che esiste anche l’acqua, non solo il the e le bevande gassate.
Anzi, imparatelo voi, per prime.

mercoledì 17 ottobre 2012

Bad Girl

"Che bella quella giacca, dove l'hai comprata ?!"
"Veramente ha già parecchi anni ... in realtà è un prototipo della XXXX, non è mai stata messa in commercio"
"E tu dove l'hai trovata, all'outlet?"
"No, mi scopavo un tipo che lavorava in produzione"
"..."

giovedì 11 ottobre 2012

Lo stile ai tempi della crisi: consigli per gli acquisti



immagine estratta dal web


Sì, lo so che ci sono già la Carla ed Enzo, impagabili.
E chi dice che non li sopporta per i francesismi e l’atteggiamento snob-arrogante, rispondo che
a) lo fanno apposta
b) fanno bene, visto i traumi estetici ai quali sono sottoposti

E poi ci sono le Fescionblogger, categoria adorabile: a quelle famose regalano vestiti e scarpe, le altre – la maggior parte delle volte – si vestono in modo ridicolo. Tipo che hanno le cosce come quelle di Cassano e usano leggins e minigonna.
Che i leggins, come i bambini e gli ubriachi, dicono sempre la verità (cit. della mia Amica Vanessa).

Comunque.

Io ho imparato tardi a vestirmi.
Tipo qualche anno fa.
Improvvisamente mi si è aperto un mondo, e ho capito delle cose che non mi avevano mai detto.
Continuo a sperperare denaro in acquisti sbagliati, ma sicuramente non più come un tempo.

Vorrei condividere con voi alcuni dei miei nuovi “mai più senza”, che mi aiutano a gestire emotivamente (e finanziariamente) i miei deliranti momenti di shopping compulsivo/compensatorio.
Premetto che, pure io, ho dei giorni che sempro una disadattata.


1)    Quella storia che bisogna avere in armadio dei capi “classici”, è una balla. Dimenticate dolcevita neri, tubini neri, camicie bianche.
Questi consigli andavano bene negli anni ’60. Oppure vanno bene se, oltre al dolcevita nero, ti puoi comprare altre mille cose.
I capi classici sono privi di personalità.

Esempio: se puoi comprarti un golf, uno solo, e ti compri un dolcevita nero perché “bisogna averlo”, non ti noterà nessuno.
Se compri una maglia di un filato prezioso, o con un dettaglio grintoso, o con un colore particolare, avrai uno stile diverso.

Se proprio vuoi il dolcevita nero, allora punta su un pantalone/gonna/scarpa/gioiello che facciano girare la testa.
Oppure ti chiami Nicole Minetti e stai puntando su altro, ma non è il vostro caso. Spero.

Altro esempio: è utilissimo avere una camicia bianca. Ma se dovete comprarla, prendertela con un dettaglio che vi distingua: un colletto particolare, un decoro, un accessorio, due ruches... Una camicia bianca informe non è un “classico”. E’ da uomo.

E poi, 'sto tubino nero, per cortesia … ma quando ve lo mettete !?
Ma chi siete, Audrey Hepburn?
Se proprio vi serve un abito per una cerimonia, o per una festa, compratevelo blu pavone o rosso geranio!


2)    Quanto sopra, ricordatevelo, vale soprattutto per le scarpe.
Se vi comprate ancora lo stivale nero a tacco basso, meritate di restare nell’ombra per sempre.

Inoltre, se dovete scegliere: scarpe nuove e vestito vecchio.
Scarpe costose e vestito cheap.
Le scarpe, e i capelli, fanno la differenza. SEMPRE!


3)    I capelli, appunto. Vi prego, i capelli.
Spendeteli ‘sti 80 euro dal parrucchiere, per cortesia.
Non se ne può più di chiome crespe e tinte malfatte.
Tirarsi i capelli con la spazzola richiede dedizione ed allenamento.
La mia massa impegna almeno 30 minuti.
Ma sarete ripagate dagli sguardi del mondo.

Poi, i capelli corti: stanno male quasi a tutte le donne del mondo.
A meno che non siate Halle Berry.
Tutte le parrucchiere insisteranno per farveli tagliare, solo perché loro provano un oscuro e sadico piacere nel rendervi dei cessi e usare le forbici. Mi fanno paura.
Ma voi non cedete.


4)    Essere stilosi è scomodo, ricordatevelo sempre. Se siete vestite comode, vuol dire che siete vestite male. Ma è questione di auto – educazione.
Bisogna iniziare soffrendo i tacchi, la giacca avvitata che tira, la collana pesante al collo, la cintura che stringe in vita.

Dopo qualche mese, sarete talmente brave che riuscirete a vestire con stile e personalità anche con le Francesine rasoterra, il jeans elasticizzato e il maglione morbido.
Ma le scarpe devono essere di ottima fattura, il jeans con il giusto lavaggio, la maglia senza pallini e con un taglio particolare.


5)    Trovate un dettaglio che vi contraddistingua. Per esempio, io detesto calze e collants.
Uso solo calze da uomo, e indosso gonne e vestiti solo a gambe nude. Fino a Dicembre.
Quando fa troppo freddo, uso solo pantaloni.
Se proprio mi gira che voglio indossare una gonna a Gennaio, metto calze in microfibra di almeno 70 denari. E rigorosamente con il tacco.
La calza con la ballerina, vi prego, mai.


6)    Il fondotinta. Perché vi sta così antipatico?


7)    I vestiti low cost, si vede che sono low cost.
Traduco: se vi vestite H&M dalla testa ai piedi, si vede. Soprattutto se avete più di 15 anni. La plastica si riconosce pure dall’odore che emanate …

Io ho deciso di votarmi al sacrificio e spendere più di quello che guadagno (e ci vuole poco) in scarpe e vestiti, ma di fatto, se voi vi comprate 5 vestiti di merda e io me ne compro 2 fatti bene, noteranno tutti i miei due vestiti, e non i vostri cinque.
A conti fatti, conviene.

Un trucco è mixare, ve lo dicono tutti ma nessuno vi insegna come si fa.
Neanche io lo so fare, quindi non lo faccio quasi mai, ci vuole talento.
Però, per esempio.
Oggi indosso un maglione che mi è costato 30 Euro. La giacca in pelle forse mi è costata 100 Euro, credo non sia pelle di animale…
Però ho una pashmina di seta con dei colori bellissimi.
E tutti notano la sciarpa.
Ovviamente ho scarpe da urlo e capelli perfetti.


8)    Accessori. Dimenticate la parure girocollo/tennis/anello solitario.
Io non ce l’ho, quindi non devo manco fare lo sforzo di dimenticarla ...
Comunque, la parola d’ordine è: abbondanza e sovrapposizione.
Tantissimi braccialetti al polso: di perline, di corda intrecciata, di metallo dorato.
E collane, lunghe.
La bigiotteria costa, generalmente, pochissimo.


9)    Vi do una notizia: il nero non sta bene con tutto.
Mai usare nero su nero, non esiste un nero uguale all’altro.
Fidatevi del vostro occhio: mettete due capi vicini, e se vi viene da scuotere la testa, cambiate abbinamento.
Bisognerebbe mixare con coraggio.
Il trucco è distinguere i colori freddi dai colori caldi (se non li distinguete cercate su Google immagini) e cercare di non mescolarli tra loro.
Sarebbe anche fico, ma ci vuole mestiere.
Io mi faccio consigliare dalle commesse, come noto.

10)  Le borse. Io uso solo DUE borse.
Ma azzeccate. E vanno su tutto.

Invece, le Luis Vuitton non vanno su tutto.
Dipende dal modello.
Tendenzialmente non sono eleganti.

E comunque, alternatela ogni tanto !


Vi voglio molto bene, eh …