Storie di tutte le cose visibili e invisibili



martedì 22 marzo 2016

Il mio papà, con notevole ritardo



Con il tempismo che mi contraddistingue, vorrei scrivere anche io due righe per la festa del papà.
Mio padre il 20 Aprile compie 78 anni.
Sua madre, mia nonna, ne ha compiuti CENTO lo scorso Novembre.
In questi giorni la nonna è ricoverata in ospedale, e necessita di assistenza 24 ore su 24.
I suoi figli, le sue nuore, le persone insomma che la devono accudire, hanno mediamente l’età di mio padre, chi più - chi meno.
Ma bisogna fare di necessità virtù, e si sono organizzati, fanno i turni e sono sempre presenti.
Perché una mamma, anche se ha 100 anni, è sempre una mamma.
Mio padre va in ospedale tutte le mattine alle 7:30 e ci resta fino alle 15:00 circa , portandosi dietro le pastiglie per il diabete e tutto il resto.

Ieri mattina alle 10:00 sono andata a togliermi un neo nello stesso ospedale.
Alle 9:58 mio padre era già agli ambulatori che mi aspettava, e mi ha scortata fino alla sala d’aspetto.
Con i capelli bianchi, il pancione, e quegli occhi colore del cielo che sfortunatamente non ho ereditato.
Quando è dovuto risalire in reparto da nonna, mi ha sorriso, mi ha dato un buffetto sulla guancia, mi ha detto “in bocca al lupo, Chicchi”.
Quando sono uscita dall’ambulatorio c’era già mia madre che mi cercava tra le casse e il bar dell’ospedale, che l’aveva mandata mio padre “vai insieme a lei, che magari non si senta male …”.
Cioè mi sono tolta un neo, non ho mica fatto un’angioplastica …

In quel momento mi è esploso il cuore.
L'amore esiste.
Tutto qua.