Storie di tutte le cose visibili e invisibili



mercoledì 9 settembre 2015

Ci sono regole precise in latitanza ...

Scrivo pochissimo, e non da ieri ma da una vita.

Guardo l'archivio del blog e vedo una discesa drammatica nel corso degli anni.
Eppure ho sempre tante cose da dire, ma ho il blocco dello scrittore, la pigrizia dell'inetto, tante rughe intorno agli occhi e le palpebre gonfie.

Dopo un'estate di mare i miei capelli erano diventati gialli. Sono andata dalla parrucchiera con questa foto:












Ne sono uscita dopo 5 ore con il conto in banca svuotato e questo risultato:









Odio Settembre, da sempre.
La giacca in pelle del mattino, i calzini e il buio presto la sera, l'abbronzatura che si squama, il primo raffreddore, l'armadio troppo estivo e il cambio di stagione dentro le scatole, il lavoro che opprime e i bioritmi da cambiare, la palestra da iniziare, il jeans che segna, la sveglia che non sveglia.

Preferisco Ottobre, con gli alberi ingialliti e le gite la domenica, il risotto con i funghi e quello alla zucca, gli abiti svolazzanti con gli stivali e le gambe nude.
E Novembre, con la sua estate di San Martino, il mio compleanno e il pensiero che manca poco, e alla fine, anche quest'anno ce lo saremo levati dalle palle.

... e per resistere, c'è la paranza.