Storie di tutte le cose visibili e invisibili



lunedì 4 maggio 2015

Pensare da magra

Molte persone mi chiedono come io abbia fatto a perdere 20 kg, e la mia risposta immediata (e parimenti non del tutto cortese) è “chiudendo la bocca” (sottotitolo: smettila di mangiare come se non ci fosse un domani).

Quando il mio attentissimo Super Io interviene a filtrare le parole vomitate dall’Inconscio, fornisco spiegazioni apparentemente più educate e dico sempre “devi imparare a pensare da magra”.
Non so esattamente cosa vuol dire, ma so perfettamente che il segreto è tutto qui.
Funziona.

Mi sono sforzata quindi di concretizzare questo pensiero, per capire qual è il motivo che mi spinge a dimagrire nel momento esatto in cui decido che devo farlo. Si tratta di uno switch mentale impercettibile, ma efficace. Fidatevi.
Premetto che non è mia intenzione salire in cattedra perché quanto sto per scrivere non ha alcuna valenza scientifica (anzi, alcuni consigli sono punibili penalmente). Inoltre, non sono esente dai fallimenti: devo perdere 3 miseri chili da Gennaio e non ci riesco. Perché il click non è ancora scattato.

Comunque, in ordine sparso, tento di riassumere il mio concetto di PENSIERO MAGRO.

1)      Smettete di pensare che i costituzionalmente magri possono mangiarsi un bue intero senza ingrassare di un grammo. NON E’ VERO.
Tutte le veline e divine e fashion blogger che si dimenano su Instagram o in televisione non vedono un carboidrato dalla seconda media.
Tutte le altre – credetemi – svolgono le seguenti attività:
° si infilano due dita in gola dopo pranzo
° mangiano a giorni alterni
° hanno la pelle grigia e devastata dall’acne e sono fatalmente destinate a sviluppare malattie poco simpatiche.
Tutte, nessuna esclusa.

E voi non siete queste.
Voi siete Belèn Rodriguez o Melissa Satta.


2)      Natale e Pasqua sono feste per tutti, anche per chi sta a dieta.
Ma se pensate da magra, dopo i tortellini e il cappone ripieno non avrete la forza fisica e mentale di ingurgitare 2000 calorie di pandoro.

3)      “Mangiare poco di tutto” non fa dimagrire: questo è quello che dovreste fare se siete già magre. Si chiama “alimentazione sana per gente fortunata”.
Per dimagrire bisogna mangiare pochissimo e mischiare ancora meno.
Non esiste un regime alimentare ipocalorico che vi faccia alzare da tavola con la pancia piena.
Rassegnatevi.
Io sono riuscita a dimagrire nutrendomi solo di Campari e patatine (please don’t do it at home).
Ma specifico che l’aperitivo serale era l’unico pasto del giorno, ed aveva il mero scopo di farmi dimenticare per almeno mezz’ora la mia grama situazione personale.
Nondimeno, era veramente l’unica cosa che riuscissi ad ingurgitare.
E questo regime alimentare è concesso solo a chi ha un familiare ricoverato in gravi condizioni in ospedale.
Negli altri casi, quando uscite a fare l’aperitivo con le amiche, braccate un bel ragazzo nel locale e smaltite allegramente in macchina, che si suda di più.

4)      Salite sulla bilancia una volta la settimana. Sempre e per sempre.
Tenere la situazione costantemente monitorata vi aiuta a non nascondervi sotto la sabbia e a porre rimedio prima che la situazione diventi ingestibile.
Pesarvi più spesso non ha senso, perché il peso può oscillare per variabili spesso sconosciute.

5)      Quando siete al ristorante o in pizzeria, osservate le altre persone mangiare.
Noterete una differenza tra come mangia un magro e come mangia un grasso.
E voi non volete mangiare come un grasso.

6)      Lavatevi i denti subito dopo aver mangiato; togliendo il sapore del cibo dalla bocca ci penserete meno. Se mi capita di mangiucchiare qualcosa dopo essermi lavata i denti, li rilavo: il mio cervello ha registrato l’operazione associandola al senso di colpa, quindi evito di farlo.

7)      Prendete una foto di quando eravate magre (se lo siete mai state dopo i 12 anni) oppure ritagliate foto di abiti che vorreste indossare, e attaccateli in giro per casa.

8)      Ogni volta che vi viene un attacco di fame fuori orario, non mangiate un frutto o uno yogurth .
State facendo una merenda sana ma non ipocalorica.
Piuttosto andate a camminare in mezzo alla natura e succhiatevi la linfa degli alberi.
Ok. Scherzavo.
Ma anche no.

9)      Ho una mia personale teoria anche sull’attività fisica, confermata da qualche Personal Trainer sincero: prima si dimagrisce (almeno i primi chili), e poi si va in palestra.
E’ noto che la prima reazione del corpo dopo l’attività fisica è quella di aumentare di un paio di chili, causa aumento della massa muscolare. Inoltre, i chili superflui fanno sudare, sono pensanti, ci si sente a disagio e lente come bradipi.
Iniziate prima a sciogliere il grasso, poi penserete alla tonificazione.
Chi ha la fortuna di avere ginocchia migliori delle mie, vada piuttosto a correre.
Iniziate alternando 5 minuti di corsetta leggera a 10 di camminata veloce, e aumentate progressivamente senza strafare.
Le endorfine fanno miracoli.

10)   E infine, il trucco.
Approfittate di un momento in cui, per qualche motivo, vi sentite (o siete) più magre: dopo un virus intestinale, dopo il ciclo, dopo che il fidanzato vi ha mollate … e attaccatevi per iniziare la vostra dieta.
Sentirsi magre equivale a pensare da magre, e tutto il resto sarà più facile.
Con questo trucco io ho smesso di fumare: mi sono attaccata ad una brutta tonsillite, e non fumo più da Settembre !