Storie di tutte le cose visibili e invisibili



martedì 18 settembre 2012

Camera con vista

Ad Agosto avevo giurato a me stessa “mi rifarò durante le vacanze di Natale, costi quel che costi”.
Perché svernare dopo avere passato un’estate come la mia, la vedo dura.
Ma siccome di sventura si può sempre peggiorare, pare che la luce in fondo al tunnel sia sempre più lontana. Per farla breve, mio padre dovrà essere operato di nuovo.

Siccome la cosa che mi viene meglio è prenotare ristoranti e fine settimana, mi sono applicata, e dopo un rassicurante giro ne ilmeteo.it, ho prenotato un fine settimana.

Destinazione lago.
Scegliendo con cura.

Un hotel piccolo, appena ristrutturato, sulla piazza del paese, in zona pedonale, e pazienza se la macchina stava a 500 metri.
Aprire il balconcino e vedere questo, non ha prezzo:


Due giorni intensi, assolati, pieni di luce e di brezza e di confini nuovi, di coppe gelato e colazioni e pranzi sotto il sole, con l’acqua a pochi passi, e tanta gente ma non troppa.
Coppie di Tedeschi anzianissimi che si tengono per mano, gruppi di amiche Inglesi con il capello di paglia, che sembravano uscite da un film di James Ivory, famiglie con i bambini liberi di scorrazzare nel lungolago pedonale, lontani dall’afa e caldo e sabbia e nervoso delle spiagge (infatti al lago i bambini non piangono) e tanti cani e biciclette e coppie giovani che si baciano sulle panchine.

E ieri pomeriggio, mentre caricavo il mio trolley rosa in macchina, mi veniva da piangere, e mi sembrava di essere stata lì tantissimo, e non volevo tornare a casa, come non mi capitava da anni, e mi sarei fermata lì ancora un po’, a guardare le barchette dei pescatori, fissando quest’acqua senza onde, gli schizzi delle fontane, e quel sole di fine estate che tramonta troppo presto, ma meglio goderselo, finché c’è.






















3 commenti:

  1. hei, bionda, non ci sveli qual'è il lago? bel posto davvero e una vacanza quando proprio se ne ha bisogno, è una cura molto efficace.
    però non si deve piangere alla partenza, non c'è stato nessuno che ti ha consolato con una di quelle frasi che si dicono ai bimbi "dai non fare così, ci torneremo presto!"?
    ciao!
    LA LUNA NERA

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  2. Lago di Garda, versante Veneto !
    Paesini coccolissimi tutti con il centro inibito alle auto.
    E se senti il disperato bisogno di lusso e shopping, basta prendere il battello e andare a Desenzano, Peschiera o Riva del Garda !!
    Baci !!

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  3. a Riva del Garda ci sono stata un paio d'anni, tardo autunno, ma bella lo stesso anche con il tempo grigio. sono belle zone, e il lago mi da una sensazione di pace...Credo che sia soprattutto il beneficio di essere fuori (in tutti i sensi) dal quotidiano. ciao!
    LA LUNA NERA

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